SuperSorda! è la nuova serie animata prodotta da Apple TV+ disponibile sulla piattaforma dal 7 gennaio.
Forword ha curato l’audiodescrizione con la collaborazione di Alessandra Novelli, che ci ha raccontato com’è stato lavorare alla serie.
La serie è l’adattamento cartoon del graphic novel autobiografico SuperSorda! (in originale El Deafo) di Cece Bell e racconta di una coniglietta di nome Cece, che all’età di 4 anni diventa sorda a causa di una meningite. Si sviluppa su tre episodi dove i personaggi sono tutti coniglietti e racconta l’infanzia di Cece che cresce, va a scuola, coltiva le prime amicizie e i primi amori… tutto ciò, dovendo imparare a “convivere” con il suo nuovo apparecchio acustico.
La serie riprende perfettamente i disegni, le emozioni e lo stesso tono scanzonato della storia resa per immagini a fumetti, sfruttando però la dimensione del suono in modo davvero magistrale. La scoperta della sordità da parte della famiglia non è immediata, né la capacità di Cece di far capire quali siano le sensazioni diverse che prova. Cece infatti viene ricoverata dopo essersi sentita male e al suo risveglio in ospedale è immersa nel silenzio. Si rende subito conto che qualcosa non va: vede le labbra del dottore muoversi e il suo supereroe preferito in TV ha “perso” la voce. Tutto ciò la spaventa, anche una volta tornata a casa, per il timore di rimanere sola e di finire di nuovo in ospedale. In tutte queste scene regna il silenzio e gli unici suoni sono ovattati e quasi impercettibili. È stato importante lasciare spazio a questo silenzio anche nell’audiodescrizione, al fine di trasmettere lo stesso senso di straniamento percepito dallo spettatore vedente, limitandosi ad aggiungere solo alcuni dettagli necessari alla comprensione della scena. L’aver trasformato questo fumetto in cartone ha potuto far risaltare la dimensione del suono – e del non-suono – facendo immergere lo spettatore nell’esperienza vissuta dalla protagonista.

Quando viene accertata la sordità, a Cece viene proposto di utilizzare un apparecchio acustico, che diventerà il super poter del suo alter ego, SuperSorda, e strumento importante nella quotidianità: dalle lezioni a scuola, al farsi degli amici. L’apparecchio modifica la percezione che Cece ha della sua stessa voce e persino del suono che fa quando addenta un leccalecca. In questo contesto, l’AD diventa strumento fondamentale per accompagnare e motivare le variazioni della percezione uditiva di Cece. Infatti, la protagonista si trova in difficoltà nelle situazioni in cui non può leggere il labiale e le parole degli altri diventano improvvisamente impercettibili. Ad esempio, quando viene spenta la luce durante un pigiama party, quando gli insegnanti si voltano di spalle, quando la sorella parlando si copre la bocca involontariamente con il bicchiere.
Infine, un’altra particolarità di questa serie cartoon è la duplice ambientazione: realtà e fantasia si alternano nella narrazione. Cece va a scuola, fa amicizia e cresce insieme ai suoi fratelli e durante tutto ciò ogni tanto immagina una realtà parallela, nello spazio, in cui il suo alter ego SuperSorda vive in una navicella e affronta diverse sfide. Roteando gli auricolari dell’apparecchio acustico come un lazo, combatte diversi nemici che non sono altro che gli alter ego di alcuni suoi compagni o professori scortesi. Poiché le voci dei protagonisti sono le stesse in entrambi i piani narrativi, è stato fondamentale descrivere in modo puntuale non solo i personaggi e le ambientazioni ma anche le transizioni da realtà a immaginazione.
SuperSorda! è una serie imperdibile, non solo per bambini, che tratta in modo leggero e autentico le difficoltà e le conquiste dell’accettare la diversità. Ve la consigliamo caldamente!
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