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Vi siete mai chiesti cosa c’è dietro alla creazione di un videogame? Chi è che idea e progetta le storie? Credete sia possibile giocare tutto il giorno ai videogiochi per lavoro?

La serie Mythic Quest: Raven’s Banquet prodotta da Apple TV+ risponde in modo comico e originale a queste domande. Un esilarante “dietro le quinte” ambientato in un’immaginaria azienda produttrice di videogiochi che si apre in corrispondenza del rilascio della nuova espansione di MQ. I protagonisti sono estremamente caratterizzati, dei veri e propri personaggi ai limiti dell’assurdo. Fin dal primo episodio conosciamo Ian, megalomane narcisista a capo dell’azienda; Poppy, programmatrice schietta e geniale che fatica a farsi spazio in un mondo storicamente maschilista; David, produttore capo dal carattere sommesso che non riesce a far valere la propria autorità. Al loro fianco, un’assistente schizofrenica, un capo della monetizzazione spietato e uno scrittore capo dal passato brillante e un presente mediocre. Scendono in campo anche altri personaggi a ricoprire ruoli altrettanto esilaranti, con storie incredibili alle spalle.

Mythic Quest: Raven's Banquet Un uomo sulla trentina con la barba cavalca un rapace gigante

L’aspetto che ci è piaciuto di più di questa serie è proprio la caratterizzazione di ciascun personaggio, che gli sceneggiatori hanno saputo creare attraverso i dialoghi, fin dai primi scambi di battute. Dal nostro punto di vista di audiodescrittrici, la sfida è stata inserirsi all’interno di questi dialoghi serrati per raccontare agli spettatori ciechi qualcosa in più delle stranezze dei protagonisti, che lo spettatore vedente coglie dalla scena. Infatti, se a una prima occhiata l’ambientazione può apparire semplice poiché gran parte delle scene si svolge all’interno dell’azienda, in realtà il mondo rappresentato è estremamente complesso. Più che in altre serie comiche, in Mythic Quest: Raven’s Banquet tutti i dettagli, dall’abbigliamento dei protagonisti all’arredamento di ciascun ufficio, contribuiscono alla caratterizzazione così ben riuscita di questi personaggi. Ecco perché nell’audiodescrizione si pone anche l’accento sugli ambienti: le collaudatrici passano la giornata in uno stanzino semibuio, i programmatori sono relegati in un ufficio senza finestre, mentre Ian mostra la sua megalomania anche in questo. Il suo è un ampio studio che troneggia sull’open space aziendale e con il quale comunica attraverso le finestrelle di una parete vetrata, decorata con un’enorme immagine di un personaggio di MQ. 

Se il mondo dei gamers vi incuriosisce, non potete perdervi Mythic Quest: Raven’s Banquet

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