Il corto animato “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” vince l’Oscar come Miglior Cortometraggio d’Animazione!
Abbiamo chiesto a Federica Perino, che ha audiodescritto il prodotto per Forword, di raccontarci qualcosa di più.
DESCRIVERE LA MANO DELL’ARTISTA
Il cortometraggio è l’adattamento animato dell’omonimo bestseller creato dall’illustratore Charlie Mackesy. Si tratta di una storia universale dedicata a spettatori di tutte le età, che racconta dell’amicizia tra un bambino innocente e pieno di domande, una talpa golosa, una volpe schiva e diffidente, e un cavallo saggio e gentile. Ma non solo: a un livello più profondo, esplora gli interrogativi, le debolezze e gli stati d’animo che accomunano ognuno di noi, celebrando l’affetto e la gentilezza che scegliamo di donare e di accogliere.
L’adattamento è stato curato, tra gli altri, dall’artista Charlie Mackesy, il cui peculiare stile illustrativo viene trasposto sullo schermo, dove ritroviamo i suoi disegni acquerellati decisamente evocativi. Nell’audiodescrizione, uno degli aspetti significativi da riportare allo spettatore è stato proprio il paesaggio poetico in cui i personaggi si muovono, un luogo fuori dal tempo che trasmette una serie di emozioni e stati d’animo che fanno da cornice alle vicende e in cui sono incastonate le preziose perle di saggezza e lezioni di vita imparate dai protagonisti.

La storia si apre con un bambino che vaga, disorientato e con le spalle curve, in un’ampia radura ricoperta di neve: si è perso, e non sa più trovare la strada di casa. Fin dai primi secondi, ciò che colpisce il pubblico è la preponderanza del colore bianco e la neve che cade ricoprendo tutto. Per richiamare alla mente dello spettatore la stessa sensazione di levità comunicata dalle immagini e ricreare la stessa atmosfera, è stata dedicata parecchia cura alla scelta delle parole più evocative e intense possibile per restituire il candore della neve e la delicatezza dei fiocchi che scendono dal cielo, ammantando la natura incontaminata e donando alla scena un’atmosfera ovattata.
Nel corso della storia, il bambino incontrerà i suoi compagni di avventura, che lo aiuteranno a cercare una casa, un luogo che si trova più nel cuore che nel mondo materiale, descritto come “caldo, amorevole, con delle luci”. In effetti, il loro viaggio non è soltanto uno spostamento fisico, ma si può definire come la ricerca di risposte a grandi interrogativi, e metafora delle vicissitudini con cui la vita ci mette alla prova. Infatti, lungo la strada incontreranno pericoli e avversità, una delle quali particolarmente simbolica e rappresentata tramite uno sconvolgimento meteorologico della placidità che contraddistingue l’ambientazione: una tempesta. Il pericolo viene annunciato da un tuono, seguito da un incupimento dell’atmosfera e una minore luminosità. In questo caso, la sensazione opprimente data dalle immagini è stata resa attraverso l’attenzione alla scelta dei colori delle illustrazioni e alla descrizione delle intemperie di cui tutti loro sono in balia, per cui ci sono nubi nere che si avvicinano, il vento che agita i rami degli alberi e sferza il cavallo, che nonostante la sua forza procede con difficoltà all’interno di un fitto bosco. Il bambino è spaventato, ma i suoi amici si stringono attorno a lui, protettivi, e il cavallo lo rassicura, ricordando al piccolo e a tutti noi che qualsiasi tempesta è destinata a passare.
Come preannunciato, la tempesta lascia il posto a un arcobaleno e, successivamente, a uno splendido tramonto arancione, ornato da nuvole rosa che riscaldano il paesaggio innevato, trasmettendo una ritrovata sensazione di serenità e benessere. Anche il vento non è più una minaccia, bensì una carezza sul viso dei personaggi, determinati a continuare il viaggio.
Oltre alla trasposizione delle immagini più evocative, è stato altresì cruciale trovare il giusto equilibrio tra l’audiodescrizione e il ritmo rilassato della narrazione, con l’accortezza di lasciare spazio alla musica, presente soprattutto nei momenti privi di dialogo. Accompagna le scene in modo eccezionale, fondendosi con la trama e rafforzando ancora una volta climax e stati d’animo trasmessi dalle immagini, come la levità iniziale, l’angoscia portata dalle nubi incombenti, e la leggerezza dei momenti di gioco spensierati tra i quattro amici.

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